i magazzini compattabili
Add comments | 2 comments

01/07/2020

...di seguito vi propongo una galleria di immagini, alcuni video ed una serie di informazioni tecniche basate sulla mia esperienza con questo sistema che a mio avviso è eccezionalmente flessibile e per questo l' ho consigliato e applicato molto frequentemente.

keywords: magazzini mobili, scaffali mobili,

scaffalature compattabili, magazzini dinamici



Resources:

foto gallery - guarda le foto

video MobiTelekant compattabile speciale per barre e tubi

video Mobikant compattabile cantilever

video Mobipal compattabile portapallet

video Compattazione degli spazi

video Struttura e servizi Kredit

video Generale compattabili Partner Kredit

Video VDL

Related posts:

12/01/2012 - Passione Logistica

05/02/2012 - Software per la pianificazione del carico automezzi

04/06/2023 - Tecniche e Idee

Comments by users:
Posted by admin at 21/04/2020 22:03

Ho utilizzato questa tecnica in molti casi per risolvere brillantemente problemi di magazzinaggio:


mcz - pordenone

  • per sincronizzare le scaffalature con la maglia di pilastri di un capannone senza dover cambiare il senso di inforcamento del pallet come avviene utilizzando dei drive-in e/o dei satellitari;
  • per ottenere un' elevata densità di stoccaggio anche in presenza di pallet multiformato;
  • per ottenere un' elevata densità di stoccaggio mantenendo un lotto di prelievo singolo;
  • per operare nello stesso magazzino con carrelli commissionatori in guida convogliata e carrelli frontali o retrattili per il carico e scarico di pallet multiformato (foto sopra, cortesia MCZ 2007) .

Il tempo di apertura di un magazzino compattabile nella maggior parte dei casi è ininfluente sulla redditività:
una volta selezionato il corridoio tutte le scaffalature si muovono contemporaneamente aprendo un corridoio per carrelli frontali in una quarantina di secondi, per retrattili in una trentina di secondi, per trilaterali/commissionatori in una ventina di secondi.
Se nel magazzino opera un solo carrello, quando il carrellista ha prelevato l' ultimo pallet che doveva prendere da una corsia, apre direttamente il prossimo corridoio mentre va a consegnare il pallet.


Prestando la dovuta attenzione progettuale ho potuto utilizzare la tecnica compattabile anche in magazzini ad alta rotazione (indice di rotazione media 8-20).

La mia realizzazione più complicata a livello ingegneristico è stata il magazzino per Procaffè a Belluno nel 2003:
Dettaglio controventi e tralicci in carpenteria per azione sismica
tre basi mobili da 23 metri, ultimo livello a 8,5 metri;
carico per base 200 ton;
carico complessivo magazzino 1100 ton;
allestimento speciale verificato per azione sismica S9;
riscaldamento a pavimento;

realizzato sopra un solaio da 1 metro di spessore al di sotto del quale c'è un altro magazzino interrato.


















Il mio partner può integrare le basi cantilever nelle basi mobili risparmiando costi e spazio:
Impianto Rep. Ceca


Ho realizzato impianti misti portapallet - cantilever:
Compattabile misto portapallet - cantilever


Con l' adeguata attenzione alla pavimentazione e le relative fondazioni, si realizzano impianti di elevata portata:
Descrizione




Negli ultimi anni si sono realizzati anche diversi impianti compattabili autoportanti ovvero dove le scaffalature stazionarie sorreggono il tetto e le pareti.


esempioesempio























E' possibile automatizzare la movimentazione mediante carrelli elevatori AGV bi/trilaterali automatici con sistema di navigazione ANT e/o con trasloelevatori speciali. Chiamatemi.

segue...

Posted by admin at 06/09/2012 19:02

Queste sono alcune specifiche tecniche degli impianti offerti dal nostro Partner Kredit:


 

1.    Sistema di comando


Il comando delle basi mobili e tutti i sistemi di sicurezza sono governati da un PLC SIEMENS modello SIMATIK S7 programmabile con il linguaggio STEP 7 MIKRO/DOS in ambiente Windows, velocitá 1 kBit/0,8 sec. Ogni base mobile può essere dotata di uno o più motori elettrici a seconda della potenza e della tolleranza di allineamento richiesta. -          motore utilizzato: asincrono trifase, a due velocitá con possibilità di azionamento softstart od inverter -          rivestimento IP55 -          tensione nominale 3x400/230V, 50 HZ -          motore provvisto di protezione magnetotermica che blocca alimentazione in caso di sovraccarico I cavi utilizzati sono marcati VDE 0295 e VDE 0293; hanno un rivestimento in PVC con infiammabilità secondo le norme VDE 0472 e IEC 332-1.

2.    Sistemi di sicurezza


Ogni base mobile è dotata di n. 2 fotocellule longitudinali per ogni carrello, n. 2 fotocellule frontali, segnalazioni di esercizio e d´emergenza, pulsante STOP collocato sul quadro comandi su ogni singola base mobile, arresto meccanico da installare nei binari di guida, controllo del tempo di spostamento delle basi mobili, allarme acustico, allarme luminoso. Il corridoio tra le basi mobili si apre mediante i pulsanti collocati su ogni base mobile, mediante i pulsanti sul quadro generale o mediante il telecomando.
Le condizioni di sicurezza in regime automatico sono garantite da due fasci di fotocellule poste ad altezza uomo e ad altezza di carrello elevatore che riconoscono in questo modo se si sta eseguendo il controllo del corridoio da terra o da carrello. Tali serrature luminose sono poste da ambo i lati di ingresso dell’impianto. Il consenso da terra avviene entrando nel corridoio da chiudere e premendo il pulsante installato sul secondo montante della scaffalatura; entro 15 secondi bisogna abbandonare il corridoio ispezionato, interrompendo il raggio della fotocellula frontale. L’unita di controllo analizza questi due segnali e dà il consenso al sistema per una nuova apertura sino all’eventuale interruzione delle serrature luminose.

 





I carri sono inoltre dotati di fotocellule a raso terra che rilevano eventuali oggetti che ostacolano il loro movimento.

 

3.    Telecomando


L’impianto si può azionare mediante un telecomando ad onde radio che può essere installato a bordo del carrello di servizio. Sul pannello di comando viene posizionato il ricevitore. Il telecomando ha le stesse caratteristiche del pannello di comando con l’aggiunta del pulsante “CONTROLLO corridoio vuoto”. La seconda fotocellula frontale verrà posizionata ad una altezza di 2,1 mt.. Questo permette di azionare il pulsante “CONTROLLO corridoio vuoto” direttamente dal carrello e di verificare l’uscita del mezzo dal corridoio mediante l’interruzione della fotocellula frontale superiore. Quando il pannello di comando conferma la procedura di controllo corridoio vuoto è possibile attivare il movimento

4.   Particolarità

 

4.1    Illuminazione automatica del corridoio aperto


E’ possibile collegare l’unità di controllo al sistema di illuminazione del magazzino. La posizione delle lampade dovrà essere conforme alla disposizione dell’impianto. Il modulo di interfaccia con il sistema di illuminazione non fa parte della dotazione standard.

 

4.2    Ambiente a bassa temperatura


In ambienti a bassa temperatura, (< -5°C) tipo le celle frigorifere, vengono adottate alcune modifiche che permettono un esercizio efficiente dell’impianto. Le parti mobili delle canalizzazioni dei cavi elettrici vengono realizzate con un rivestimento al silicone. I pulsanti del quadro comandi vengono forniti con una dimensione idonea al lavoro con guanti. E’ richiesta una particolare attenzione alla pulizia dei binari a pavimento, che potrebbero presentare uno strato di condensa ghiacciata. Per tutti gli altri aspetti, sul funzionamento dell’impianto, valgono le istruzioni fornite in questa documentazione. L’impianto è fornito con l’apertura simultanea in automatico dei corridoi per permettere una migliore circolazione dell’aria nelle celle frigorifere;     questa funzione permette di suddividere lo spazio del corridoio di servizio fra le diverse basi mobili. La larghezza dei singoli corridoi che si vengono a formare dipende dalla larghezza dei corridoi di servizio diviso il numero di corridoi disponibili.

4.3    Ingombro basi ed uso di transpallet elettrici


Le nostre basi mobili ingombrano soltanto 215 mm. da terra e consentono l’uso di elevatori con razze d’appoggio sotto il carico !

5.    PAVIMENTAZIONE


Ogni base mobile scorre su ogni binario mediante 4 ruote, tranne sul primo e sull’ultimo dove scorrono 2 ruote. Il carico concentrato sotto ogni ruota (che ha un diametro di 190 mm.) viene ripartito dal binario. I pezzi di binario sono saldati tra di loro e sono livellati e fissati alla pavimentazione tramite un sistema di tasselli tirafondi. Il binario che viene interrato ha generalmente le seguenti dimensioni: 120x28 mm. Possono essere utilizzati anche binari commerciali tipo “Burback”

5.1    POSA ROTAIE SU PAVIMENTAZIONE NUOVA E CORDOLI


Le fasi di realizzazione della infrastruttura a pavimento sono : ->      La verifica della resistenza della pavimentazione sollecitata con i carichi indicati ->      La realizzazione di un primo massetto e dei cordoli di larghezza 40 cm. circa in corrispondenza degli     assi dei binari indicati sul ns. disegno esecutivo. ->      La posa dei binari sopra ai cordoli preparati ->      Il livellamento degli stessi ->      Il fissaggio tramite tasselli e malta espansiva sotto il binario ->      La ripresa di getto e finitura tramite malta cementizia a ritiro controllato

5.2    POSA ROTAIE SU PAVIMENTAZIONE NUOVA MEDIANTE CONTROPIASTRE


Le fasi di realizzazione della infrastruttura a pavimento sono : ->      La verifica della resistenza della pavimentazione sollecitata con i carichi indicati ->      Esecuzione di un primo massetto alla quota indicata da ns. disegni esecutivi ->      La posa dei binari nel primo massetto ->      Il livellamento degli stessi ->      Il fissaggio tramite tasselli Ripresa di getto e finitura tramite materiali a ritiro controllato con l’avvertenza di riempire con cura lo spazio tra le contropiastre dei binari L’impresa deve realizzare a quota –15 mm. dal filo del pavimento un primo getto oppure dei cordoli dove noi livelliamo e fissiamo i binari mediante barre filettate inserite in fori praticati nel massetto. L’ impresa poi finisce il pavimento, avendo cura di riempire bene il volume sotto ai binari ma prestando attenzione a non urtarli con forza perché si potrebbero spostare. Il getto verrà staggiato sul filo superiore dei binari realizzando così una superficie perfettamente complanare.

5.3    POSA ROTAIE IN PAVIMENTAZIONE ESISTENTE E SCAVI


Le fasi di realizzazione della infrastruttura a pavimento sono : ->      Rilievo planimetrico dell’area interessata ->      La verifica della resistenza della pavimentazione sollecitata con i carichi indicati ->      Esecuzione delle scanalature profonde massimo 4,5 cm. nella pavimentazione esistente su nostro disegno esecutivo ->      Smaltimento dei materiali di risulta dello scavo ->      La posa dei binari nelle scaffalature ->      Il livellamento dei binari in perfetta quota zero ->      Il fissaggio tramite tasselli e materiali speciali ->      Ripresa di getto e finitura tramite materiali a ritiro controllato
La ripresa di getto compensa il dislivello tra il binario ed il resto del pavimento mediante dei dossi di cui il Committente accetta la presenza. Se la differenza di quota è superiore a 3-4 cm. si consiglia il rifacimento completo del pavimento. Il rilievo planimetrico per poter decidere la fattibilità è quotato a parte.

5.4    PIANO OPERATIVO PER RILIEVO PLANIMETRICO


Qualora il Committente ci abbia affidato il rilievo planimetrico dell’area, deve fornirci, al più tardi entro 2-3 giorni dalla conferma dell’ordine, l’area interessata libera da ogni impedimento a terra sino ad un’altezza di 1,5 m. In seguito al rilievo, è possibile che risulti un dislivello superiore a 3-4 cm. In tal caso il Committente deciderà se accettare dei dossi vistosi, oppure se rifare il pavimento (opzione consigliata). In ogni caso la verifica della portata rimane a carico del Committente.

5.5    PIANO OPERATIVO REALIZZAZIONE OPERE EDILI


Successivamente Il Committente potrà impegnare nuovamente l’area per poi liberarla completamente da ogni merce per le opere edili, provvedendo anche alla preparazione di una scatola di derivazione del proprio impianto elettrico nella posizione concordata con il nostro Ufficio Tecnico e specificata nel disegno esecutivo. Qualora il Committente ci abbia affidato la realizzazione delle opere edili, dovrà liberare completamente l’area al più tardi due settimane prima della data di consegna prevista in sede d’ordine ed aver predisposto la fornitura di acqua da un rubinetto posto nei pressi dell’area interessata e spostato ogni tipo di merce sensibile a polvere e acqua. Lo scavo viene effettuato tramite macchine a scoppio che provocano inevitabilmente rumore ed emissione di gas di scarico. Il Committente deve accettare questo disagio. L’impianto mobile (esclusi gli scaffali) verrà consegnato interamente entro i termini concordati e custodito a cura del committente in luogo sicuro e asciutto o coperto da nylon. Contestualmente verranno posati e livellati i binari, nonché chiuse le scanalature livellando il filo superiore dei binari alla pavimentazione circostante. Di seguito avverrà la consegna delle scaffalature e contestualmente il montaggio dell’intero impianto, con successivi messa in funzione, collaudo, consegna della documentazione, istruzione del personale. Non sono previste interruzioni di lavoro.